Scopri la recensione e guarda il trailer di una nuova miniserie Netflix con una carismatica e ironica Kate Hudson in un racconto fresco e divertente
Gestire una squadra di basket professionistica non è un compito facile, soprattutto per una donna in un mondo dominato dagli uomini. Ma quando un improvviso scandalo familiare la costringe a prendere il comando, lei decide di affrontare la sfida con determinazione, ironia e un pizzico di caos, dimostrando che il vero gioco si vince fuori dal campo tanto quanto dentro.
Ecco una spassosa serie disponibile in streaming su Netflix da inizio marzo 2025 che ha subito suscitato un grandissimo clamore e interesse di pubblico e critica.
“Running Point” il titolo: avrai sicuramente sentito parlarne e, se ancora non l’hai vista, prendi nota di un po’ di informazioni relative a una produzione imperdibile. Si tratta di una serie decisamente divertente che offre uno sguardo fresco e ironico sul mondo del basket professionistico statunitense.
Creata da Mindy Kaling, la trama vede protagonista Kate Hudson (“Come farsi lasciare in 10 giorni”) nel ruolo di Isla Gordon, figlia di una dinastia del basket che si ritrova a guidare la squadra dei Los Angeles Waves dopo uno scandalo familiare.
In seguito a uno scandalo che coinvolge il fratello maggiore Cam (Justin Theroux), Isla assume la presidenza dei Los Angeles Waves. La sua nomina è accolta con scetticismo sia dalla famiglia sia dai membri della squadra.
Determinata a dimostrare il proprio valore in un ambiente dominato dagli uomini, Isla affronta sfide interne ed esterne, supportata dalla sua migliore amica e capo dello staff, Ali (Brenda Song di “Secret Obsession“). Quante situazioni scomode dovrà affrontare la biondissima Isla e come riuscirà a sopravvivere in un universo prettamente maschilista?
Potrai scoprirlo nei 10 episodi della prima stagione godendo di una storia brillante con un cast corale che contribuisce a offrire vivacità. C’è inoltre l’elemento delle dinamiche familiari disfunzionali ad aggiungere profondità alla narrazione, offrendo momenti sia comici sia riflessivi, per un mix di commedia e dramma.
“Running Point” bilancia infatti abilmente elementi contrastanti, ricordando per certi versi serie come “Ted Lasso”. E così anche la narrazione di argomenti come il sessismo, le disfunzioni familiari e le sfide delle donne in posizioni di potere diventano leggere nel loro rimanere comunque incisive.
Nel trailer ufficiale, caricato dal canale Netflix su Youtube, un’anteprima esilarante di questa produzione che può interessare a un pubblico molto eterogeneo.
La percentuale di utenti Google a cui è piaciuta questa serie tv è del 79%, ugualmente valutata sul sito aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes, mentre su IMDb il punteggio relativo è di 7,4 su 10.
Per The Hollywood Reporter si tratta di “Una commedia brillante e dinamica che mescola sport, potere e umorismo con una protagonista carismatica”. Per Rolling Stone di “Un racconto fresco e divertente che sfida gli stereotipi di genere nel mondo dello sport professionistico”, con una “Kate Hudson (che) brilla in un ruolo audace e spassoso, portando energia e ironia a una storia di leadership e riscatto” (Variety).
Distinguendosi per la sua capacità di intrattenere e far riflettere, offrendo una prospettiva femminile in un contesto sportivo tradizionalmente maschile, “Running Point” affascina per la sua scrittura brillante e interpretazioni convincenti. Un insieme di cose questo che le consente di essere annoverata tra le commedie seriali più interessanti del momento.
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