Leggi la recensione e guarda il trailer di un film drammatico italiano visibile su Raiplay con Claudio Amendola ed esordio alla regia di Giorgio Pasotti.

“Abbi fede”, diretto e interpretato da Giorgio Pasotti, è un film drammatico italiano del 2020 che esplora le sfaccettature della fede e della speranza attraverso le vicende personali dei suoi protagonisti.

Prodotto da Rai Cinema, ORF Film/Fernseh-Abkommen, Cannizzo Produzioni, Greif Produktion, Sigma Film, CineWorld Roma, Dinamo Film, questo lungometraggio segna l’esordio alla regia di Pasotti, che mai prima si era cimentato nella direzione, che dimostra le sue competenze non solo davanti ma anche dietro la macchina da presa.

“Abbi fede”, che a causa della pandemia non è uscito nelle sale italiane ma solo in 50 cinema austriaci, è stato presentato per la prima volta proprio sulla piattaforma Raiplay dove è ancora disponibile.

Su Google, il 69% degli utenti dichiara i aver particolarmente gradito la visione di un lavoro intenso ed ironico.

Il film vede protagonista Pasotti stesso, affiancato da attori del calibro di Claudio Amendola, Roberto Nobile, Samuel Girardi, Lorenzo Renzi, Giancarlo Martini che insieme danno vita a un racconto intenso e commovente, a tratti anche ironico.

“Abbi fede” è una pellicola che si fa apprezzare per la sua capacità di affrontare temi universali come la perdita, la ricerca di senso e la spiritualità con una delicatezza e una sincerità rare nel cinema contemporaneo. Giorgio Pasotti dimostra una sensibilità alla regia che è notevole, riuscendo a bilanciare momenti di intensa emozionalità con sequenze di riflessiva tranquillità, il tutto supportato da una regia che sa essere discreta ma efficace nel guidare lo spettatore attraverso le varie fasi del percorso di Adamo.

I due protagonisti, Amendola e Pasotti, si integrano alla perfezione e riescono a  trasmettere con autenticità il tumulto interiore che, pur per motivi diversi, vivono tra disperazione e speranza.

“Abbi fede” disponibile su Raiplay  affronta questioni esistenziali con uno sguardo intimo e personale sulla capacità umana di trovare speranza anche nelle situazioni più disperate. Le diverse trame emotive finiscono con il portare lo spettatore a riflettere sulla propria vita, sui propri valori e sul potere salvifico della fede, intesa non solo in senso religioso ma come fiducia nelle possibilità che la vita offre.

La pellicola disponibile tra i film italiani su Raiplay è un invito a credere nella possibilità di un cambiamento, nella forza dell’amore e nella potenza della speranza, temi universali che, in fondo, attraversano la vita di ognuno.

Adamo (Claudio Amendola), un violento neofascista condannato a unirsi a una comunità di recupero guidata dal devoto ma tormentato don Ivan (Giorgio Pasotti) in Alto Adige, è inizialmente disgustato dalla fede e dall’ottimismo del sacerdote. La comunità, composta da figure altrettanto complesse come l’ex alcolista Gustav (Roberto Palfrader)  e l’ex terrorista Khalid (Aram Kian), lotta contro le proprie debolezze.

La situazione si complica con l’arrivo di Sara (Gerti Drassl), incinta e abbandonata, e la scoperta della tragica storia di Ivan, che nasconde un profondo dolore dietro una fede incondizionata.

Mentre una serie di eventi sembra condannare la promessa di Adamo di preparare uno strüdel di mele, un gesto di crudeltà spezza il velo di Ivan sulla realtà, ma porta Adamo a una inaspettata trasformazione e responsabilità, culminando in un atto di redenzione che miracolosamente salva Ivan, rinnova la sua fede e cambia il corso della vita di tutti nella comunità.

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